Quello della produzione di camicie è un mondo tutto da scoprire: un universo le cui peculiarità risiedono nelle diverse fasi delle lavorazioni artigianali o industriali, due realtà produttive che corrono in parallelo ma che talvolta finiscono per incrociarsi. Come nel caso del rovesciamento del colletto, una fase delicata della produzione, ancora oggi effettuata a mano. Protagonista della genesi delle camicie sartoriali è la camiciaia che con un taglio ‘inaugura’ la produzione del capo, non prima di aver preso le misure al cliente.
Come un vero artigiano, la camiciaia segue la procedura di produzione delle camicie minuziosamente prima tagliando i diversi pezzi di stoffa che andranno a comporre l’indumento e fissandoli con gli spilli, per poi passare alla fase successiva: cucire il carrè, per rinforzare la parte posteriore unendovi quella anteriore per le spalle. Nelle camicie sartoriali vengono aggiunti i punti di cucitura ‘ribattuti’, ripassati cioè dalla parte opposta del tessuto. La confezione prosegue con la chiusura dei fianchi e del ‘cannone’, per passare alle maniche che dopo l’applicazione della mosca e l’aggiunta di orli, verranno applicate alla camicia. Infine si passa alla costruzione di collo e polsini, utilizzando gli ‘interni’ di stoffa in cotone per irrigidirli; a seconda delle esigenze è possibile applicare uno o più strati sovrapposti. Dopo il taglio dei fili residui si conclude la lavorazione con la cucitura delle asole e l’aggiunta dei bottoni.
Cucire una camicia industrialmente non è dissimile: dopo che un macchinario ha tagliato la stoffa, si segue una procedura similare a quella della camiciaia con macchine da cucire e per l’applicazione dei bottoni o dell’etichetta. Durante la produzione di camicie ogni capo viene stirato diverse volte fino alla stiratura che precede la piegatura con inserimento di un listello di cartone. Nel settore della camiceria industriale la piegatura è semiautomatica ma è necessario pensare anche al trasporto con una più complessa procedura di conservazione del prodotto.
Chiaramente le differenze tra camicie sartoriali e camiceria industriale risiedono non solo nel processo di lavorazione ma anche nelle quantità di tessuto richieste: cucire una camicia richiede ben tre metri di tessuto nella classica produzione artigianale, mentre il processo industriale necessita soltanto di 2,50 metri.
Scopri tutte le camicie del catalogo di Kamiceria, clicca qui!